Erardo Marcianò
Esercitava la sua professione a Rimini, dove abitava con la moglie. Nel febbraio del 1944 il medico era entrato nella Resistenza, come partigiano della 29ª Brigata GAP. Nel settembre del '44, il giovane professionista venne a sapere che tre militari tedeschi, a Bellaria, avevano sequestrato per strada una ragazza e che l'avevano portata, recalcitrante e urlante, in una abitazione della località balneare. Senza esitare, il dottor Marcianò si armò di un fucile e, da solo, raggiunse la casa per liberare la ragazza in mano ai tedeschi; i sequestratori reagirono sparando. Benché ferito, il medico non desistette dal suo generoso tentativo e fu abbattuto da una raffica. Una via di Rimini è oggi intitolata ad Erardo Marcianò.