Idolo Massucci
Ancora studente universitario e combattente nell'esercito italiano, all'indomani dell'8 settembre 1943 torna in Abruzzo e nei mesi di ottobre e novembre costituisce a Tortoreto (Te) una banda di partigiani che insieme ad altri nuclei saranno comandati da Giuseppe Cavatassi.
Questo gruppo si asserraglia in una piccola zona del fiume Salinello, dopo che alcuni ex aviatori hanno sottratto ai tedeschi sopraggiunti all'Aeroporto di Pescara, alcuni camion e autopulman. Oltre che sulla terraferma, questi partigiani si impegnano anche sul mare, trasportando anche in mezzo a burrasche e spesso con semplici barche a vele, armi, informazioni ed ex prigionieri dalle Marche fino alle Isole Tremiti o a Torino di Sangro.
La Banda "Cavatassi" sarà impegnata in azioni di sabotaggio e guerriglia contro l'esercito tedesco fino alla liberazione dell'Abruzzo, avvenuta il 15 giugno del 1944.
Costituitosi a Tortoreto Alto il CLN, Idolo Massucci è nominato, dal Prefetto Lorenzini, Commissario Prefettizio del comune di Tortoreto.
È stato insignito della Croce al merito di guerra in seguito ad attività partigiana, conferita dal Generale di Corpo d'Armata Luigi Forlenza; della Medaglia al valore militare e del "Certificato di patriota" conferiti dal Generale Harold Alexander, Comandante delle Armate Alleate in Italia e della Medaglia d'oro dell'Anpi, in riconoscimento delle «particolari benemerenze acquisite durante la guerra di Liberazione», conferita dal Vice Presidente Adamo Giuliante.
Finita la guerra e tornata la pace, Idolo Massucci ha continuato le sue battaglie civili e politiche militando nel Partito Comunista Italiano.