Pietro Montasini
Segretario del Partito Repubblicano a Reggio Emilia, Montasini negli anni seguenti il Primo conflitto mondiale svolse a Reggio una multiforme attività antifascista, che si esplicò soprattutto con la pubblicazione di articoli su fogli di orientamento repubblicano. Nel 1919, il giornalista curò alcuni numeri unici de La Protesta, fu corrispondente per La Voce Repubblicana, collaborò al Lucifero e a L'Indipendente. Nel 1920 fondò e diresse un periodico della Sezione reggiana del PRI intitolato La Scure. Nel 1925 diede vita a Il Risorgimento, un foglio clandestino sul quale si batté fieramente contro il fascismo ormai imperante. Le squadracce gli resero impossibile la vita, tanto da indurre Montasini ad espatriare prima a Nizza e poi a Parigi dove, con Randolfo Pacciardi, fu membro della Direzione del PRI all'estero. Nominato vicesegretario della "Concentrazione antifascista", fondò in Francia il settimanale repubblicano L'iniziativa e collaborò alla socialista La Libertà. Nel 1935, quando nella Direzione del PRI si verificò una scissione, capeggiò una corrente di sinistra che aderì, con socialisti e comunisti, al "Fronte unico". Ammalatosi gravemente, Montasini fu inviato per cure in Unione Sovietica, ma i medici non riuscirono a salvarlo.