Carlo Negri
Chiamato alle armi, aveva seguito ad Udine un corso d'addestramento per aviatori. Al momento dell'armistizio era in forze al 4° Stormo. Ricevuto, dal Governo italiano dell'Italia liberata, l'incarico di lanciare un contenitore con importanti istruzioni alle truppe italiane che si trovavano accerchiate dai tedeschi nella regione di Koritza, il giovane pilota si alzò in volo. Raggiunta la località prefissata, l'aereo di Negri fu raggiunto da numerosi colpi della contraerea e divenne pressoché ingovernabile. Non essendo certo di poter effettuare con precisione il lancio del contenitore, l'aviatore, invece di salvarsi, come avrebbe potuto, con il paracadute, decise di tentare l'atterraggio nella zona che gli era stata indicata. Riuscì, infatti, a guidare sino a terra il suo aereo, ma fu subito circondato da soldati tedeschi che, in violazione delle convenzioni internazionali, lo passarono immediatamente per le armi. Al nome di Carlo Negri, il 30 ottobre 2003, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha intitolato il 61° Stormo dell'Aeronautica militare, di stanza nel Salento, a Galatina. Ciampi, che nel corso della cerimonia militare si è augurato che i giovani italiani studino la storia della Resistenza, ha voluto ricordare che la Medaglia d'oro al sottotenente Negri, è stata la prima meritata dall'Aeronautica militare nella guerra di liberazione.