Giovanni Ravasio
Simpatizzante del PSI clandestino, negli ultimi anni del regime fascista era finito in carcere. Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 il giovane tipografo aveva preso la via delle montagne e, col nome di battaglia di “Clen”, si era battuto contro i nazifascisti alla testa di una Brigata partigiana chiamata “Alleanza”, distinguendosi nel contrastare i repubblichini al confine lombardo con la Svizzera e i nazisti, che minacciavano di mettere a ferro e a fuoco Cisano Bergamasco che, subito dopo la Liberazione, lo nominò suo sindaco.
Nel dopoguerra, concluso il suo mandato, Ravasio continuò nel suo impegno civile e politico svolgendo il ruolo di consigliere comunale a Cisano e a Calolzio Corte e poi quello di consigliere provinciale a Bergamo. Nel 1946 il comandante “Clen” diede vita al “Circolo dei lavoratori”, che negli anni si sarebbe trasformato in una Cooperativa tra le più attive nel Bergamasco.
Nell’annunciare la scomparsa di Giovanni Ravasio, la cui salma è stata cremata e sepolta in vista delle sue montagne, i famigliari e gli amici di “Clen” hanno invitato a sottoscrivere a sostegno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nella quale l’anziano comandante è sempre stato molto attivo.