Dina Rinaldi
Giovanissima comunista, aveva preso parte alla Resistenza nel Milanese. Dopo la Liberazione si era trasferita a Roma col marito (Pietro Antonio Zveteremich, che aveva sposato nel 1943). Nella Capitale la giovane donna aveva cominciato la professione di giornalista, collaborando con l’allora quindicinale dell’UDI Noi donne, di cui nel 1946 divenne la direttrice e che, diventato settimanale, raggiunse una tiratura di 150 mila copie. Passata poi alla direzione, con Gianni Rodari, del settimanale Il Pioniere (pubblicazione dell’Associazione Pionieri d’Italia), nel gennaio del 1954, quando a Rodari fu affidata la direzione di Avanguardia (organo della Federazione Giovanile Comunista Italiana), Dina Rinaldi divenne direttrice responsabile del giornale per i bambini. Negli anni Sessanta si occupò di problemi del turismo e, capo servizio a l’Unità, lavorò per un periodo nella redazione milanese del quotidiano organo del PCI. Ha svolto anche un’importante attività politica nell’ambito delle cooperative turistiche.