Giorgio Roesler Franz
Giorgio Roesler Franz, figlio unico di Pietro Roesler Franz e di Paola Angelini, cresce e matura in una famiglia dagli ideali patriottici, pronipote del celebre pittore vedutista di “Roma Sparita” Ettore Roesler Franz (1845-1907).
Dopo gli studi superiori, si trasferisce a Milano con la famiglia e, nell’anno accademico 1942-1943, si iscrive alla facoltà di Ingegneria. Nell’ambiente dell’ateneo entra in contatto con giovani appartenenti a vari gruppi antifascisti e sceglie di far parte di una squadra gappista del capoluogo lombardo.
Nelle ore decisive per la liberazione della città, il 25 aprile 1945, Giorgio si unisce spontaneamente al 1° Battaglione d’Assalto delle Formazioni “Giustizia e Libertà” in un’azione militare contro i nazifascisti. L’indomani, il battaglione è chiamato in rinforzo per difendere gli stabilimenti Innocenti di Lambrate, sotto attacco di fascisti e occupanti. Negli scontri a fuoco davanti alla fabbrica, Roesler Franz è investito dallo scoppio di una bomba scagliata dai militari tedeschi.
Malgrado gli immediati soccorsi di un medico e il successivo trasporto in ospedale, il giovane studente perde la vita due giorni dopo, a neppure ventidue anni.
Nel 1946, il Rettore del Politecnico di Milano, Gino Cassinis (futuro sindaco della città), conferì la laurea ad honorem alla memoria di Giorgio Roesler Franz.
Il suo nome figura tra i Partigiani Caduti nella Resistenza lombarda; una scheda biografica è conservata nell’archivio storico dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, fondo CVL.