Mario Verdone
Laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, l’8 settembre 1943 si trovava a Livorno come sottotenente dell’88° Reggimento Fanteria. Dopo aver tentato vanamente la difesa della “Fortezza Nuova”,Verdone, rimasto isolato, decise di raggiungere Siena dove si aggregò si partigiani badogliani del “Gruppo Amiata”. Il 3 luglio 1944, quando la città del palio fu liberata, Verdone aveva già scritto il racconto premonitore Le bandiere, nel quale si diceva, appunto, dei senesi che si riversavano felici nelle strade sbandierando i vessilli delle Contrade. Tra le tante opere lasciate dal padre dell’attore Carlo Verdone (che fu anche, con Roberto Rossellini, direttore del romano Centro sperimentale di cinematografia), ci limitiamo a ricordare il libretto per l’opera lirica Il vecchio geloso (tratta da un intermezzo di Cervantes), che nel 1948 vinse il premio dell’Accademia Chigiana di Siena, il volume Teatro del tempo futurista del 1969 e l’ultimo suo lavoro, uscito nel 2009 per le Edizioni Sabinae, che ha per titolo A Cantalupo in Sabina.Versi e memorie.