"La responsabilità degli incidenti avvenuti a Bologna pochi giorni fa, a causa della manifestazione di CasaPound, ricade interamente sul Ministero dell'Interno. Al Sindaco di Bologna va la nostra piena e incondizionata solidarietà"
Su la Repubblica - ed. Bologna - del 15 novembre 2024:
"La responsabilità degli incidenti avvenuti a Bologna pochi giorni fa a causa della manifestazione di CasaPound, nei pressi della stazione ferroviaria, ricade interamente sul ministero dell'Interno che non ha vietato il raduno neofascista né ne ha imposto lo svolgimento in altro luogo della città. Era infatti preciso dovere del ministero impedire la manifestazione nei pressi della stazione, sia per la dichiarata matrice neofascista dei promotori, in base alla legge Scelba del 1952, sia per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica, come recita l'articolo 17 della Costituzione. Non dimentichiamo che tali motivi furono il pretesto del Viminale per vietare il corteo del 5 ottobre a Roma sulla Palestina. È stata insultata Bologna, città della Resistenza sfregiata dalla mostruosa strage fascista del 1980 alla stazione, sono state messe a rischio le forze dell'ordine per una violenza comunque ingiustificabile ma largamente prevedibile. Il tentativo strumentale della Presidente del Consiglio di scaricare la responsabilità degli incidenti sul sindaco di Bologna aggrava la responsabilità del governo e della stessa Meloni, sempre più capo partito in servizio permanente effettivo e sempre meno presidente del Consiglio. Al Sindaco di Bologna va la nostra piena e incondizionata solidarietà. Al ministro Piantedosi va rivolto l'ennesimo invito a cacciare CasaPound dall'edificio di Roma illegalmente occupato dal 2003 e adibito a sua sede centrale. Al governo italiano va ribadita la richiesta dello scioglimento immediato delle organizzazioni neofasciste".
La Segreteria nazionale ANPI