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Pippo vola sulla città

Ricordi e testimonianze di bambini e ragazzi milanesi tra fascismo, guerra e Resistenza.

Antonio Quatela, Mursia, 2012, pp.194, euro 14,00

Tra il giugno del 1940 e l’aprile del 1945, Milano fu pesantemente colpita dai bombardamenti aerei e tutti i cittadini impararono a riconoscere “Pippo”, l’aereo che sganciava bombe quasi ogni notte.

Ma, nelle vie devastate dalle macerie, continuarono a giocare i bambini, che invadevano strade e prati di periferia per una partita a pallone o per fare il bagno in qualche tratto dei Navigli. Cresciuti come figli della lupa o balilla, avevano imparato a “credere, obbedire, combattere”, tra inni, alzabandiera ed esercitazioni ginniche.

Provenivano da contesti diversi, da case di ringhiera o da quartieri borghesi, da famiglie fasciste, deluse dal corso degli eventi o legate alla Resistenza. Ma nella loro memoria, divenuti adulti, sono impressi in modo indelebile gli stessi ricordi: il suono della sirena e il rumore assordante degli aerei, le notti nei rifugi, i rastrellamenti che si portavano via il vicino di casa o il parente che non sarebbe più tornato, le file per il pane nero, la magrezza dei grandi, e infine i carri degli americani e dei partigiani che festeggiavano la Liberazione.

In questo libro alcuni bambini degli anni Quaranta ricordano la loro esperienza che si intreccia con gli eventi della grande Storia in modo diverso, a volte senza lieto fine. Come per chi ha conosciuto il carcere di San Vittore perché ebreo, con la deportazione e la partenza dal Binario 21 della Stazione Centrale.

Antonio Quatela è insegnante di Lettere e Storia presso i licei artistici; si occupa di studi sulla Resistenza. Ha pubblicato a cura dell’ANPI della sua città (di cui è Presidente per la sezione “25 aprile” – Città Studi) i saggi “Alle fronde dei salici” (2007) e “Oltre il ponte” (2009).