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L’ora del riscatto. 25 luglio 1943

di Gaime Pintor, Castelvecchi editore, 2913, pp.57, euro 7,50

Giaime Pintor ha scritto questo pamphlet nei giorni seguenti la destituzione di Mussolini, il 25 luglio 1943. È uno dei più promettenti intellettuali italiani e sta per unirsi alla lotta partigiana. Il suo testo non è soltanto una analisi della situazione politica, ma anche la lucida motivazione di una scelta individuale.

In poche pagine, Pintor ricostruisce le ultime fasi della guerra e sottolinea l’opportunità che è data agli italiani di lottare, per costruire il proprio futuro. Per la Liberazione, certo, ma anche per una rigenerazione morale che coinvolga tutto e tutti. Il lavoro intellettuale, se è anche una ricerca interiore, deve allora lasciare il posto all’azione diretta e all’impegno condiviso.

Pintor, dopo l’Armistizio, partecipa alla difesa di Roma contro i tedeschi, poi nel Sud cerca di raccogliere gruppi di volontari; nell’attraversamento delle linee, per raggiungere il Lazio, per organizzarvi la Resistenza, muore su una mina il primo dicembre 1943, a soli ventiquattro anni.

Nell’ultima lettera al fratello Luigi, pubblicata in appendice, Giaime torna sulle ragioni, umane prima ancora che politiche, che resero ineludibile la sua adesione alla Resistenza. Poche pagine che lasciano trasparire la consapevolezza del sacrificio e che sono una esortazione e una eredità morale.