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Gli internati militari italiani in Germania. 1943-1945

di Gabriele Hammermann, Il Mulino, 2004, pp.573, euro 28,00

Nel settembre 1943, con il rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono avversari degli ex alleati tedeschi. Salvo pochi che accettarono di affiancarsi ai nazisti e confluire nelle file dell’esercito della repubblica di Salò, più di 600mila soldati italiani furono deportati in Germania e poterono rientrare in patria solo dopo la fine della guerra.
Basato su una ricerca condotta in archivi italiani e tedeschi, nonché su memorie e interviste ai reduci, questo  volume si presenta come la più approfondita descrizione dell’esperienza degli internati militari italiani (IMI) in Germania.
Il libro ricostruisce sia l’atteggiamento dei tedeschi verso gli IMI (in particolare le direttive per il loro sfruttamento come forza-lavoro nell’industria bellica), sia le condizioni materiali di vita e di lavoro che ne segnarono duramente la prigionia, dalla caduta di Mussolini al rientro in patria.
“Vorremmo che dalla lettura di queste pagine – scrive nella presentazione Enzo Orlanducci, Segretario generale ANRP   – scaturisse  la consapevolezza che la violazione di tutte le leggi della guerra e dei diritti inalienabili della persona, come avvenne nei lager nazisti, non debba essere rimossa o archiviata, ma tenuta viva come insegnamento. Può essere utile che tale ricordo resti nella coscienza dei popoli, perché l’uomo di oggi e di domani, anche nelle non auspicabili ma purtroppo inevitabili situazioni di guerra, possa essere trattato nella sua piena dignità umana e soprattutto perché gli orrori e l’infamia che hanno disonorato il nostro tempo siano, per quanto è possibile, risparmiati alle future generazioni”.

Gabriele Hammermann, dopo avere studiato nelle Università di Monaco e di Treviri e all’Istituto storico germanico di Roma, ha lavorato come ricercatrice al Memoriale di Buchenwald e, dal 1997, è ricercatrice e vice-direttrice al Memoriale di Dachau. È Autrice di diversi contributi sul lavoro forzato, sulle SS, sul campo di concentramento di Dachau, sui “campi speciali” sovietici nella Germania dell’Est tra il 1945 e il 1950.


 1) Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari.