Le stragi della vergogna
di Andrea Speranzoni, Editori Internazionali Riuniti (collana Segreti di Stato), 2014, pp. 269, euro 13,35
Fin quando la paura generata dalle stragi nazifasciste e la segretezza hanno avuto la meglio sulla verità giudiziaria, l'oblio si è imposto alla pubblica opinione. Dal momento in cui 695 fascicoli di indagine sulle stragi del '44 sono stati dissotterrati, lo sguardo della Giustizia si è disvelato.
Attraverso le pagine processuali e pubblicando per la prima volta numerose intercettazioni telefoniche degli ex nazisti, questo libro contrappone la voce dei testimoni della deumanizzazione a quelle di chi vestiva la divisa dell'esercito occupante. In una sequenza incalzante di immagini vediamo sfilare le azioni criminali, ma anche il prevalere della vita, la solidarietà e la ricomposizione di fratture che hanno solcato la società italiana dal dopoguerra ad oggi.
Documenti inediti e voci importanti - anche se tardive di testimoni tedeschi dipingono un affresco di eventi tragici e reali, ancora bisognosi di memoria. "Le stragi della vergogna" ha il tenore dell'inchiesta lucida di chi, da protagonista, ha vissuto i processi accompagnando i superstiti nella ricerca di un senso ai propri lutti rimasti impuniti e ci ricorda che la memoria pubblica delle stragi nazifasciste ha bisogno in Italia di difensori attenti.
Prefazione di Carlo Smuraglia. Postfazione di Marco De Paolis.