Roma occupata 1943-1944
Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi, Il Saggiatore, 2010, pp.318, euro 17,00
Una topografia storico-sociale di Roma che porta a ritrovare e a rivivere i 268 giorni dell’occupazione tedesca. In ogni luogo indicato c’è stata una vicenda e si legge la storia. Il bombardamento di San Lorenzo, il rastrellamento del Ghetto, chiese e conventi affollati di ebrei e di partigiani in fuga dalle retate, gli alberghi di via Veneto occupati dai comandi nazisti, l'azione gappista di via Rasella e la strage delle Fosse Ardeatine.
Riscopriamo così – pagina dopo pagina – la rivolta dei quartieri popolari e la Resistenza, le spie, le armi clandestine in anonime botteghe. Infine la Liberazione e l’arrivo degli americani nella notte tra il 4 e il 5 giugno 1944. Nella introduzione è precisato che se le vicende militari sono il cuore del libro, l’interesse degli Autori verte principalmente sulla società e su una domanda, che fino a pochi anni fa nessuno aveva voluto o pensato di formulare: come ha risposto la popolazione romana all’intollerabile pressione delle forze di occupazione?
Anthony Majanlahti (Montreal, 1968) è docente universitario di Storia e urbanistica di Roma e Associato dell’Accademia Britannica.
Amedeo Osti Guerrazzi (Roma, 1967) collabora con l’Istituto storico germanico di Roma.