Smuraglia: la pace ha bisogno di unità e coesione
L’ANPI ha ricevuto diversi inviti, da Associazioni diverse, per la marcia della Pace Perugia-Assisi e per un’altra iniziativa, a Firenze, il 21 settembre, con un notevole sconcerto. Possibile che in un momento così delicato e pericoloso in tutto il mondo, per la pace e per la convivenza pacifica dei popoli, si verifichi una divisione (peraltro poco comprensibile, per ciò che attiene alle motivazioni) fra i componenti delle Associazioni che – tradizionalmente – si sono occupate della pace nel mondo e quelli di Associazioni più di recente costituite?
L’ANPI non può che richiamare tutti alla consapevolezza della gravità del momento ed invitare, ugualmente tutti, a ritrovare la strada della coesione e dell’impegno comune, per quello che è e resta l’obiettivo di tutti, cioè la pace.
Noi auspichiamo sinceramente che la marcia Perugia-Assisi sia l’occasione per ricostruire l’unità perduta e per dar vita ad una grandiosa e unitaria manifestazione. Ma non sarebbe concepibile una partecipazione effettiva, se la marcia fosse il centro di contrasti e del conflitto fra bandiere diverse.
Naturalmente, l’adesione dell’ANPI per le iniziative in corso (la marcia e la manifestazione fiorentina del 21) è scontata, come per tutte le manifestazioni che - su base unitaria - siano dirette a realizzare l’obiettivo, oggi così difficile, della pace nel mondo.
Ma vorremmo, per poter andare al di là di una semplice adesione, vedere ricostruita l’unità fra le varie organizzazioni e il coordinamento fra le varie iniziative.
Non intendiamo porre condizioni, ma solo manifestare la nostra preoccupazione e il nostro sconcerto ed esprimere la speranza, che al più presto, si torni a quell’unità che in tema di pace, come in tante altre materie fondamentali, è davvero imprescindibile.
Con i più cordiali saluti,
prof. Carlo Smuraglia
Milano 16 settembre 2014