No al raduno nazifascista di Lovere: "Il ministro degli Interni intervenga"
ANPI provinciale e il Comitato Bergamasco Antifascista, a proposito delle annunciate manifestazioni di stampo nazifascista per i giorni 24 e 25 maggio prossimi nei comuni di Lovere e di Rovetta, ricorda come già il 25 febbraio scorso una sua delegazione era stata ricevuta dal Prefetto di Bergamo.
Il Presidente dell’ANPI provinciale di Bergamo ing. Salvo Parigi e il Presidente del Comitato Provinciale Antifascista avv. Carlo Salvioni spiegano che "in tale occasione venivano illustrate le ragioni per cui dovevano essere impediti i raduni precitati, sia perché concomitanti con le elezioni amministrative ed europee e quindi in turbativa del divieto di comizi e riunioni di propaganda politica, fissato per legge, sia perché il contenuto di dette iniziative si poneva, come regolarmente avvenuto in passato, in violazione della Costituzione, laddove vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista e delle leggi vigenti che considerano reato l’apologia di fascismo e l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali".
In tale occasione veniva anche consegnato al Prefetto materiale probante la commissione dei suddetti reati in occasione di radunate degli anni precedenti. Da allora nessuna comunicazione in ordine a eventuali provvedimenti negatori è mai stata ricevuta dagli scriventi, nonostante un recente sollecito.
Il silenzio delle autorità, che fa presumere che le manifestazioni annunciate possano liberamente tenersi, ha creato comprensibile preoccupazione e vivo allarme in tutte le forze democratiche e antifasciste della nostra provincia. Si sono fatti carico di tali sentimenti gli onorevoli Pia Locatelli e Antonio Misiani che hanno chiesto, con due distinte interpellanze urgenti al Ministro dell’Interno, un sollecito intervento al fine che venga rispettato, da parte delle Istituzioni preposte alla tutela delle leggi e dell’ordine pubblico il dettato costituzionale e normativo.
Alla richiesta si associano l'Anpi e il Comitato Antifascista che invitano tutti i cittadini democratici alla vigilanza e si riservano, sempre nel quadro del più assoluto rispetto delle regole istituzionali, ogni ulteriore iniziativa, sia sul piano della mobilitazione antifascista, sia su quello dell’azione giudiziaria.
L'INTERPELLANZA URGENTE presentata dagli On.li LOCATELLI e PISICCHIO AL MINISTRO DELL’INTERNO.
Premesso che:
- il 25 maggio prossimo, in concomitanza con la giornata di voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, si terrà a Rovetta in provincia di Bergamo una manifestazione per ricordare l’eccidio di 43 militi della Legione Tagliamento trucidati il 28 aprile del 1945;
- l’evento organizzato da simpatizzanti “fascisti” prevede tra inni e slogan la celebrazione di una messa officiata da Don Giulio Tam, ex prete lefebvriano scomunicato, noto per la sua aperta adesione a ideologie di stampo fascista, nel ricordo di “tutti i caduti per l’onore”, così si legge nella locandina che pubblicizza l’evento;
- per numero di partecipanti, provenienti da tutte le regioni del Paese e anche dall’estero, il raduno sopra citato è considerato la principale manifestazione nazifascista d’Italia;
- gli organizzatori in occasione del XXII raduno nazionale dell’Associazione Reduci 1^ Legione CC.NN. “M” d’Assalto hanno previsto per il giorno precedente, il 24 maggio, una giornata di raduno che vedrà tra gli altri eventi, un incontro commemorativo in riva al Lago d’Iseo per la deposizione di una corona in memoria dei caduti e una visita al cimitero di Lovere, sempre in provincia di Bergamo, dove riposano alcuni di questi;
- un tragico episodio che ogni anno, nel piccolo paese orobico, genera un revival fascista in grande stile con insegne di aquile romane, divise da “camerata”, bandiere, immagini del Duce e inni;
- al di là del giusto ricordo di ogni vittima di guerre in tal caso è opportuno ricordare che diverse disposizioni del nostro ordinamento limitano ed in certi casi vietano la propaganda dell’ideologia fascista. Così la Disposizione transitoria finale della Carta Costituzionale prevede al punto XII il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. La c.d. Legge Scelba, legge 20 giugno 1952, n. 205 considera reato l’apologia del fascismo prevedendo all’art. 1: «quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue
istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista». Ancora, la legge 25 giugno 1993, n. 205 è una norma della Repubblica Italiana che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici;
- la manifestazione di cui sopra si svolgerà in concomitanza alle elezioni amministrative e alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo ed in tal senso si deve ricordare che la legge 4 aprile 1956, n. 212 “Norme per la disciplina della propaganda elettorale” prevede all’art. 9 che: “Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda”.
art. 5 comma 2 attribuisce al sindaco la facoltà di adottare provvedimenti urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana;
Si chiede di sapere:
- se il Ministro interpellato è a conoscenza del particolare raduno che si svolge, oramai da quasi vent’anni, nei Comuni di Rovetta e Lovere;
- quali iniziative ha intenzione di assumere al fine di verificare, per il tramite del rappresentante territorialmente competente del Governo, le modalità con le quali è stata organizzata la manifestazione vista la concomitanza dello svolgersi delle elezioni;
- quali iniziative, anche di carattere normativo, ha intenzione di assumere al fine di prevenire lo svolgimento di simili manifestazioni che, a nostro parere, violano il rispetto di norme contenute nel nostro ordinamento.
On. Pia Locatelli, On. Pino Pisicchio.