Acqui: dopo 11 anni il monumento alla resistenza è tornato al suo posto
Ad Acqui Terme il monumento dedicato alla Resistenza torna al suo posto. Un successo dell’Anpi che non ha mai smesso di denunciare quello che era stato un autentico sopruso del sindaco leghista. Una vicenda metafora dei tempi che stiamo attraversando.
Ecco la storia del monumento. Che è opera dell’artista del ferro Mario Ferrari: alto più di quattro metri, realizzato su progetto di Salvatore Caldini, dotato di un maestoso nucleo centrale, con doppia ala, sulla quale appare in rilievo la scritta, “ora e sempre Resistenza” (dettata da Piero Calamandrei), in otto lingue, (esclusa quella tedesca), mentre ai fianchi la doppia stele lineare simboleggia una sorta di sentinella dal significato universale, nel tempo e nello spazio. Il monumento venne inaugurato il 25 aprile 1975 con una grande cerimonia. Come collocazione vennero scelti i centrali giardini del liceo classico della città, luogo nel quale il 26 e 27 aprile 1945 si radunarono, scendendo dai monti e dalle colline circostanti, i partigiani delle divisioni garibaldine “Viganò e “Mingo”.
Venticinque anni dopo, in una afosa notte d’estate del 2000, l’allora sindaco leghista Bernardino Bosio - un sindaco che aveva promesso di recintare con filo spinato la città per meglio difenderla dalla “calata” degli extracomunitari – aveva proditoriamente ordinato la rimozione della stele per collocarla in un luogo appartato e privo di significato. Una scelta assurda, offensiva. Ma malgrado le proteste, le manifestazioni di sdegno e le innumerevoli richieste, il monumento è rimasto per undici anni nell’oblio. Grazie alla incessante opera dei partigiani e della sezione cittadina dell’A.N.P.I. dedicata a Pietro Minetti “Mancini”, comandante della divisione “Viganò” (e poi della VII° zona operativa piemontese) e alla collaborazione dell’attuale sindaco dott. Danilo Rapetti, il 22 luglio il monumento è tornato a fare bella mostra di sé, ad onorare la città, a ricordare “ora e sempre Resistenza” nel luogo caro a tutti gli antifascisti acquesi.
Sabato 30 luglio, alle ore 10, i partigiani e tutti i cittadini democratici potranno festeggiare l’evento, partecipando numerosi alla iniziativa promossa dalla sezione dell’Anpi alla quale sarà presente il presidente provinciale Pasquale Cinefra, manifestazione che sarà conclusa dal senatore Raimondo Ricci, già presidente nazionale del l’Anpi.