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Contro il neofascismo una grande campagna di riflessione e informazione

Contro il moltiplicarsi delle manifestazioni neofasciste avviare una grande campagna di riflessione e informazione. Questa l'indicazione che il presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia, lancia attraverso una lettera ai presidenti dei Comitati provinciali dell'Associazione, ai fiduciari e alle Sezioni all’estero.

Questo il testo della lettera.

Cari amici e compagni,
abbiamo raccolto notizie da tutta Italia circa una ripresa ed una intensificazione delle iniziative di tipo nazi-fascista, e riteniamo necessaria una reazione forte. Indirizzeremo un appello, alle più alte cariche dello Stato. Ma intanto riteniamo necessario avviare una grande campagna, di riflessione, di informazione e di impegno su questi temi, alla quale chiederemo di concorrere e partecipare anche alle altre Associazioni partigiane.

Una campagna che deve risolversi, da parte delle nostre organizzazioni, in iniziative di buon respiro, di forte impegno e di grande partecipazione, oltreché di collaborazione con tutte le forze democratiche che si richiamano ai valori dell’antifascismo e con le istituzioni, innanzitutto a livello locale. Noi pensiamo che la campagna debba articolarsi attorno a queste tematiche:

1. Osservazione e raccolta di dati sulle iniziative di tipo fascista, anche per individuare collegamenti e
finalità;

2. Denuncia di protezioni e connivenze (ovviamente, dimostrate e dimostrabili);

3. Particolare attenzione alle recenti iniziative parlamentari (abrogazione della XII disposizione transitoria della Costituzione, ecc.), al loro significato anche in concreto (in riferimento, ad esempio, alle leggi più note in tema di antifascismo); ma anche alla iniziativa di creazione di una commissione di inchiesta sulla “violenza politica” (naturalmente, dei partigiani, secondo i promotori), negli anni tra il 1944 e il 1948;

4. Che cosa è stato il fascismo, in realtà, e quali effetti disastrosi ha prodotto (messa a disposizione di dati, riflessioni sulle varie manifestazioni di autoritarismo e di dittatura, dalle leggi razziali alla repressione del dissenso, alla guerra);

5. Riflessioni sulle nuove forme di “fascismo”, in Italia e in Europa;

6. Riflessioni sull’antifascismo, vecchio e nuovo.

Raccomandiamo di privilegiare la riflessione e l’informazione rispetto ad iniziative puramente propagandistiche. Bisogna informare e far conoscere (molto anche nelle scuole), ma in modo serio e documentato, e possibilmente avanzare proposte concrete. Raccomandiamo altresì di coinvolgere nelle nostre iniziative intellettuali, democratici, antifascisti, perché rechino il loro contributo di approfondimento e di informazione ed in particolare gli istituti storici.

Saremo lieti di essere informati almeno delle maggiori iniziative che in ogni sede verranno intraprese.


Con i migliori saluti.

Il Presidente Nazionale
Prof. Carlo Smuraglia