Nuova Resistenza nella Bassa Bresciana
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Prima di tutto, la pazienza. Il lavoro sul territorio è più che altro un lavorìo, lento e costante; a volte può scoraggiare, perché puoi vederne i frutti solo a distanza di mesi e a volte anni. Già, dove accade tutto questo? A Palazzolo sull’Oglio, provincia di Brescia.
E ora continuiamo.
Secondo: la costanza, che ci ha permesso di diventare un punto di riferimento per i giovani della nostra città.
Terzo: l’autonomia. Questo è forse l’ingradiente più importante del nostro gruppo giovanile. Tutti i ragazzi sanno benissimo chi siamo (con il tempo e il famoso lavorìo ci siamo fatti un nome nella zona) sanno che la nostra riunione è sempre il martedì sera (ed ecco la costanza) ma sanno anche benissimo che quando vengono da noi trovano un gruppo di ragazzi giovani, con esperienze e domande simili. Siamo nati nel 2005 sull’onda del referendum contro la modifica della prima parte della costituzione e il nucleo iniziale di 4-5 membri ora è cresciuto fino a contarne 41. Per noi il fatto di trovarsi in una riunione separata non è stato neppure una scelta consapevole, ma un passo naturale; ci siamo resi conto solo molto più tardi che nel resto d’Italia esistevano pochissime sezioni così strutturate.
Certo, anche noi ci troviamo spesso per confrontarci con i “nostri adulti”; restano per noi degli importanti punti di riferimento e di sostegno in tutte le circostanze, ma le iniziative che organizziamo sono gestite da noi, hanno la nostra impronta e il nostro taglio, e sono destinate proprio ad un pubblico giovane.
Abbiamo un logo indipendente (fortunatamente siamo anche ben assortiti: abbiamo un grafico, un avvocato, studenti di medicina, di chimica, fisica, economia, scuola alberghiera e persino un ragazzo con un’azienda vitivinicola!), una riunione indipendente e persino una cassa indipendente che riusciamo a sostenere grazie alla produzione e vendita di magliette, vino prodotto ed etichettato per noi e altri gadget.
Potreste pensare che l’autonomia che abbiamo è troppa. Non è così; abbiamo capito confrontandoci con altre sezioni che è questo che ci piace e che ci serve: la possibilità di avere uno spazio completamente bianco da riempire con le nostre idee e non con idee preconfezionate, di dire veramente la nostra facendo davvero vivere quella meravigliosa carta che raccoglie tutti i sogni che un giovane può avere: la Costituzione.
Probabilmente tutto ciò che organizziamo potremmo organizzarlo fuori dall’ANPI. Se volessimo potremmo fondare associazioni separate e ce la caveremmo benissimo lo stesso. Questa scelta non l’abbiamo però mai contemplata. Stiamo nell’ANPI per scelta consapevole, stiamo nell’ANPI perché è già tutto lì nella Costituzione e perché in verità le uniche cose nuove da inventare sono le forme e non i contenuti, stiamo nell’ANPI perché racchiude un equilibrio quasi magico di idee partitiche differenti, e in definitiva racchiude valori in cui crediamo. Stiamo nell’ANPI perché quando entriamo nella nostra sede malconcia e ci troviamo dentro i nostri partigiani e tutti quelli che sono venuti dopo di loro e che ci hanno tracciato la strada ci sentiamo a casa.
Alessandra Scaini, 21 anni, delegata ANPI al 15° Congresso Nazionale