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L'unità d'Italia? Per la Moratti è nel segno della "X Mas"

Dopo lo sdoganamento dell’attrice fascista Luisa Ferida – a cui il Pdl di zona 8 ha dedicato una targa ricordo! – il centro-destra milanese fa gli onori di casa alla famigerata “X Mas”, il reparto della Repubblica di Salò, fondata da Junio Borghese, che si macchiò di atrocità di ogni genere.

“Un’offesa insanabile a tutta la città”, ha dichiarato Antonio Pizzinato, presidente regionale dell’Anpi.
Il labaro della “X Mas” era ben visibile in piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, tra i onfaloni delle associazioni combattentistiche.

Era stato portato da reduci della Rsi in occasione del convegno organizzato dal consigliere Stefano Di Martino del Pdl (ex Msi) su: “150° dell’Unità d’Italia, dal Risorgimento alle missioni di pace”. Un convegno a cui ha partecipato amche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa a cui partecipavano molte “divise” del fascismo come l’Associazioni SArditi d’Italia della Rsi.

Una presenza imbarazzante, che ha perfino irritato i leghisti. Ma non il sindaco Letizia Moratti che ha cercato di giustificarsi con la vecchia, ma sempre falsa, tesi del “rispetto di tutti coloro che hanno dato la vita e si sono sacrificati per la libertà, indipendenza e democrazia”.

Libertà? Indipendenza? Democrazia? Chi, la famigerata “X Mas” al servizio dei nazisti che si è distinta per le sue atrocità compiute contro chi lottava per la libertà?

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