Presentazione del libro "Là sul Baranca"
Nel 70° anniversario della Liberazione
l'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, in collaborazione con la Sezione ANPI Varallo-Alta Valsesia e con la compartecipazione del Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, invita
Lunedì 1° giugno 2015 - ore 18.00
alla presentazione del volume di Alessandro Orsi ed Enrico Pagano
Là sul Baranca
Il comandante Pietro Rastelli e la brigata "Strisciante Musati"
Cagafeuch Bistrot
via Brigate Garibaldi, 57, Varallo
Pietro Rastelli, nato a Novara, nel 1919, da una famiglia residente a Varallo, durante la seconda guerra mondiale fu sul fronte occidentale e poi in Albania e Grecia, prima di essere congedato provvisoriamente. Richiamato nel giugno 1943, al momento dell’armistizio tornò a Varallo da Casale Monferrato e si rifugiò all’alpe Piane di Cervarolo e poi a Camasco, dando vita al primo nucleo del gruppo che avrebbe fondato la brigata “Strisciante Musati”. Nel 1944 Rastelli fu ferito per tre volte: la prima durante l’attacco al presidio di Pontegrande nel febbraio, la seconda all’alpe Grosso di Gavala nel mese di aprile, la terza nell’attacco al presidio di Valle Mosso nel mese di giugno.
Gli scritti di Rastelli sulla Resistenza raccolti in questa pubblicazione derivano dalle precedenti edizioni nella stampa locale, nella rivista dell’Istituto e in un volume edito nel 1998. I limiti cronologici dei racconti sono compresi tra l’8 settembre del ’43 e l’estate del ’44, prima del trasferimento del Comando di brigata a Lozzolo. Con il titolo “Vita eroica della Strisciante Musati” sono comparse in “Valsesia Libera”, testata del Cln stampata al posto del “Corriere Valsesiano” dal 30 giugno 1945 al 12 aprile 1946, nove puntate in cui si ricostruisce la storia della banda partigiana nata alle Piane di Cervarolo, divenuta poi il gruppo di Camasco prima di fondersi con la formazione partigiana del Briasco e dare vita alla storia unitaria della Resistenza valsesiana.
«Nelle pagine del libro troverete questo: le radici lontane della scelta compiuta nel settembre del 1943, l’evoluzione di una banda di “ribelli” nata su una forte connotazione identitaria cresciuta fino a diventare brigata, guidata dallo stesso comandante ferito per tre volte in azioni di guerra, Pietro Rastelli, e la proposta di percorsi dedicati agli episodi più significativi della “Strisciante Musati” su cui svolgere i pellegrinaggi laici a cui ci richiamano le parole di Calamandrei, straordinarie nell’indicare i nessi insopprimibili tra la Resistenza, la carta costituzionale e il nostro presente. Un bel libro, quindi. Da leggere con piacere e che spero venga conosciuto anche da tanti giovani. Che è poi questo, in fondo, il nostro vero compito e la nostra speranza: fare della memoria di ieri uno stimolo per migliorare il nostro presente e costruire un futuro migliore per il nostro Paese» (dalla prefazione di Carla Nespolo, vicepresidente nazionale dell’Anpi).