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Milano ricorda la strage di via Fatebefratelli

42 anni fa, il 17 maggio del 1973, una bomba scoppiava davanti alla Questura di Milano, in via Fatebenfratelli. Fu una strage: 4 morti e 45 feriti. A compierla fu un terrorista italiano, Gianfranco Bertoli, informatore dei carabinieri e da più fonti indicato anche come informatore dei Servizi segreti, appartenente all'associazione segreta Gladio. Catturato subito dopo l'attentato si dichiarò anarco individualista.

E’ forse, tra tutte le stragi che hanno insanguinato il nostro paese, la più emblematica. Quella che, a livello di ricostruzione storica e giudiziaria, più di ogni altra consente di cogliere il movimento eversivo dei tanti e diversi soggetti che alimentarono in Italia la "strategia della tensione".

Come da tradizione anche quest’anno l'Anpi di Milano, d'intesa con la Fiap, (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), l'Associazione Partigiani Cristiani e l'A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti), promuove una cerimonia con deposizione di corone alla memoria delle vittime della strage e alla memoria degli agenti di P.S. caduti in servizio.

Verrà inoltre depositata una corona del Capo della Polizia al busto del dott. Calabresi, nonché corone dell'A.N.P.I. e delle Autorità che interverranno.

Programma (presso la Questura in via Fatebenefratelli, 11) lunedì 18 maggio.

Ore 11.30 - Deposizione di corone presso la lapide dei caduti della Polizia di Stato (piano terra della Questura), a cura dell'A.N.P.I.
Deposizione di corone presso la lapide esterna di via Fatebenefratelli, 11, a cura dell'A.N.P.I., dei rappresentanti del Comune di Milano, della Provincia di Milano, della Regione Lombardia e delle Organizzazioni sindacali.