ANPILibri
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Mercoledì 15 aprile 2015 - ore 18,00
Via San Marco 49, Milano
Presentazione del libro di MIRIAM REBHUN
Due della Brigata
Heinz e Gughy dalla Germania nazista alla nascita di Israele
Salomone Belforte, 2015
L'Autrice ne discute con
Guido Guastalla, Davide Romano e Annie Sacerdoti
Tornando sui suoi passi, Heinz scorge il fratello che, appena arrivato, già parla con una ragazza, una bionda ben vestita, un tipo da città non da kibbutz. È la sua specialità, proporsi con una battuta, sfoderare un sorriso, sfoggiare la galanteria mitteleuropea per combinare un incontro, imbastire una storia. Heinz guarda infastidito e, mentre pensa che non è questo il momento per una nuova conquista, intercetta lo sguardo del cameriere. La sua espressione divertita mostra che solo ora ha capito cosa voleva dirgli qualche minuto prima. Sorride anche lui e nel vedere il suo doppio, come sempre, si tranquillizza. Gughy è arrivato e lui ora si sente completo, ancora una volta possono scegliere, insieme. Due gemelli europei trapiantati in Medio Oriente, sradicati, ognuno unico riferimento dell’altro, combattenti contro il nazismo e il fascismo, “salvati” dalla Shoah, due vite attraversate dal razzismo, dai totalitarismi e dalla guerra, tessere diverse e indivisibili del grande mosaico del secolo scorso. Tra Germania nazista, Palestina britannica, Italia del dopoguerra e nascente Stato di Israele, tra il 1936 e il 1948, si snoda la loro storia. Su racconti familiari, degli amici e dei vicini di un tempo, su lettere, documenti militari e diari inediti, dando voce alle persone che figurano in foto in bianco e nero, Miriam Rebhun ricostruisce, immagina, ambienta, le vicende, gli sforzi individuali, i dubbi, le scelte, le speranze di quanti volevano semplicemente vivere. Miriam Rebhun, di padre tedesco e madre italiana, vive a Napoli dove ha insegnato italiano e storia negli istituti superiori. Testimone di seconda generazione, partecipa a progetti didattici che riguardano la Shoah. Dal suo breve Un nome e poche date, finalista del concorso “Con gli occhi del racconto” (I Festival Int. di Letteratura Ebraica, Roma, 2008), è nato il suo primo romanzo, Ho inciampato e non mi sono fatta male (l’Ancora del Mediterraneo, 2011), un memoir in cui la storia della sua vita si intreccia con quella dei nonni scomparsi e mette in luce il bisogno di chi, privo di ricordi personali, riesce a non spezzare il filo della Memoria. Con Due della Brigata, ispirato alla vita di suo padre e del suo gemello, riprende in mano quel filo, gli dà colore e consistenza e lo consegna a chi vuole entrare nella trama della grande Storia.