Storie di deportazione e internamento
Sabato 21 settembre 2013 - ore 17
presentazione del volume di Renzo Pellegrini
"Strage al lager di Hindenburg"
presso la ex Caserma Lorenzini (Piazza san Romano) oggi Museo del Fumetto
presenti:
Col. Fausto Viola, presidente del Museo storico della Liberazione Lucca
Andrea Giannasi
Il volume contiene, oltre al diario del deportato lucchese, anche molti documenti di uomini che dalla nostra provincia furono inviati prigionieri in Germania come Italienische Militär Internierte: IMI. Con questa sigla, inventata da Hitler per non far rientrare i soldati del Regio esercito tra i prigionieri di guerra, la Germania superò gli accordi della Convenzione di Ginevra del 1929, potendo usare gli italiani a proprio piacimento. Dispondendo così di 600.000 schiavi da impiegare nell’industria bellica del Terzo Reich.
Attraverso il diario di Renzo Pellegrini, internato militare italiano nell’Arbeitslager di Hindenburg in Oberschlesien, conosciamo gli ultimi giorni di vita nel campo di internamento.
Costretti a lavorare in un miniera di carbone a 500 metri di profondità i prigionieri italiani subiscono l’ultima ferocia nazista. L’autore nei primi anni Novanta decide di fare il viaggio a ritroso per ritrovare una memoria dimenticata. Torna in Slesia a Hindenburg in Oberschlesien, che non è più una cittadina tedesca, ma polacca e che ha ripreso l’antico nome di Zabrze.
Torna e ritrova quello che aveva lasciato. Tanti compagni morti e troppi ricordi da cancellare.
Il libro offre una ricca appendice documentaria proveniente dagli archivi dei reduci dei Lager tedeschi della provincia di Lucca, conservati presso il Museo storico della Liberazione di Lucca.