Sui sentieri della Liberazione
Domenica 22 Aprile in Val Biandino, Introbio (Lecco), presso il rifugio Tavecchia (mt. 1510 slm) nona edizione di quella che ormai è la più importante iniziativa in provincia di Lecco in ricordo della Liberazione.
Anche quest’anno l’associazione culturale Banlieue, la sezione ANPI Brianza lecchese e ARCI Osnago, con il contributo delle amministrazioni comunali di Osnago e Lomagna, hanno organizzato presso il Rifugio Tavecchia uno straordinario momento di aggregazione e partecipazione in memoria dei partigiani che combatterono sui monti lecchesi per la liberazione del nostro paese dal giogo nazi-fascista.
Ripercorreremo i sentieri che furono teatro delle loro battaglie e su cui alcuni di loro persero la vita, visiteremo la grotta in cui furono costretti a rifugiarsi e in cui trovarono la morte i fratelli Besana di Barzanò, fino ad arrivare al rifugio Tavecchia dove avremo la possibilità di assistere al concerto che Alessio Lega dedica alla lotta partigiana.
Alessio Lega è entrato a far parte della storia della canzone: viene regolarmente inserito in ogni dizionario dai grandi editori (Garzanti, Giunti, Rizzoli), Gianni Mura lo cita su Repubblica fra i 100 nomi dell’anno, ha vinto i riconoscimenti più ambiti (Targa Tenco, Premio Lunezia, ecc…), le sue canzoni sono inserite in antologie, libri, dvd.
Eppure Alessio non rinuncia al suo nobile donchisciottismo che lo vede svolgere una routine di impiego kafkiano, con cui si paga il “lusso” di cantare dove gli piace, piuttosto che dove “si deve” e di continuare ad andare in giro a tentare di cambiare se stesso e il mondo con le canzoni di cui fa l’autore, l’interprete e lo storico.
Nato a Lecce nel 1972 è migrato a Milano all’inizio degli anni 90, iniziando un’intensa attività concertistica che, distante dai circuiti del mercato, privilegia le piazze, i centri sociali, i circoli culturali. Tra i suoi maestri dichiarati, oltre a Ferré, Brel e Brassens c’è Fabrizio de André, cui dedica la canzone "I funerali del pirata".
Nel 2004, Alessio Lega vince la Targa Tenco per l’opera prima con l’album Resistenza e amore. Il suo secondo disco, "Sotto il pavé la spiaggia" (2006), contiene versioni italiane di canzoni francofone. Zollette (2007) è un album registrato dal vivo per il mercato equo-solidale, con un omaggio alla memoria del giornalista Enzo Baldoni, ucciso in Iraq.
Del 2008 è l’EP "E ti chiamaron matta" di Gianni Nebbiosi reincisione integrale di un piccolo capolavoro degli anni ’70 sul disagio mentale. In uscita in questi giorni per Stampalternativa anche un libro/CD che raccoglie i suoi interventi e altre versioni di cantautori francofoni, ispanici e slavi.