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Partigiani stranieri a Piacenza

Nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia, l’Anpi di Piacenza organizza per sabato 19 novembre, con inizio alle ore 9,30, nell’Auditorium S. Ilario di via Garibaldi, un convegno per parlare della partecipazione di molti cittadini stranieri al movimento di Liberazione piacentino del 1943-’45 contro gli occupanti hitleriani dell’Italia ed il regime fascista di Salò.

Sulla base di una ricerca approfondita compiuta dall’Anpi stessa, anche sulla base dei documenti del “Patriot Branch” (Ufficio Patrioti), costituito dagli anglo americani subito dopo la liberazione di Piacenza con il compito di raccogliere e avviare questi partigiani stranieri al rimpatrio, ne sarà fornito il loro numero suddiviso per Paese d’origine.

Sarà esaminato inoltre il notevole ma poco noto fenomeno dei cosiddetti “mongoli” della Divisione Turchistan, utilizzati dal comando militare germanico per il drammatico rastrellamento dell’inverno ‘44 -’45, che in grande numero, a cominciare dal loro arrivo sull’Appennino piacentino, passarono fra le file dei nostri partigiani.

Sarà anche evidenziato che fra gli stessi militari tedeschi ve ne furono a Piacenza diverse decine che aderirono al movimento partigiano per affrettare la fine della guerra e del nazismo.
Il contributo degli stranieri alla Resistenza piacentina è messo in rilievo anche dal fatto che 39 di essi persero la vita nella nostra terra, partecipando ad una lotta che fra l’altro rese possibile il secondo Risorgimento dell’Italia.

La relazione sui temi accennati sarà svolta da Romano Repetti.

Mario Miti e il direttore del Museo provinciale della Resistenza Franco Sprega presenteranno, con il supporto di un audiovisivo, la figura del partigiano russo “Grosnij” e Stefano Pronti la figura dell’inglese “Capitano Mack”. I due caduti stranieri alla cui memoria è stata assegnata la Medaglia d’Argento al valore militare.

Al convegno, presieduto dal presidente del’Anpi Mario Cravedi, sono anche annunciati gli interventi del presidente della Provincia Massimo Trespidi e del sindaco di Piacenza Roberto Reggi.