Pagliarulo a Radio Rai: "Attenzione alla linea rossa che può allargare il conflitto"
La legittimità e la necessità della resistenza ucraina non sono assolutamente in discussione. La questione è: dov'è la linea rossa che può allargare il conflitto fino a scatenare una guerra mondiale? Fino a che punto possiamo aiutare la Resistenza ucraina diminuendo o sventando questo rischio? Secondo noi l'invio di armamenti da parte del nostro Paese può essere interpretato da Putin come atto di co-belligeranza. Sottolineo che questa non è una preoccupazione solo dell'ANPI e del movimento della pace: trovo, per esempio, molte coincidenze di opinione negli articoli di Mario Giro su Domani, di Franco Venturini sul Corriere della sera, di Gianfranco Pasquino sempre su Domani. Per non parlare di un recente sondaggio in base al quale il 76 per cento degli italiani non sono d'accordo con l'invio delle armi in Ucraina. Non dimentichiamoci poi che l'aggressione criminale di Putin dura da 14 giorni e che in 14 giorni l'UE non è stata in grado di mettere in campo una decisiva azione di trattativa per riportare la pace. Questo è il lavoro urgente da fare e annuncio che l'ANPI aderirà alla manifestazione del 12 marzo a Firenze. Concludo sul paragone tra resistenza ucraina e la resistenza italiana: mi pare del tutto sbagliato perché gli aiuti ai partigiani italiani provenivano da forze che erano in guerra da anni. Se facciamo questo paragone dobbiamo dedurre che l'Italia è oggi in guerra con la Russia: un pericoloso falso, evidentemente.
Gianfranco Pagliarulo
9 marzo 2022
(Ascolta la puntata: https://www.raiplaysound.it/audio/2022/03/Tutta-la-citta-ne-parla-del-09032022-5cbbd76e-61c9-45f2-aa40-75c18be5ed60.html