Palermo ricorda i fatti dell'8 luglio 1960
Domenica, 8 luglio ore 8,30 - a Palermo in via Maqueda angolo via Celso - sarà ricordato, anche quest'anno, l'otto Luglio del 1960. Una data che non potrà mai essere dimenticata, una giornata in cui il governo Tambroni con la sua polizia scelbiana, continuò, nel suo folle tentativo autoritario, a spargere del sangue innocente in Sicilia, così come aveva fatto il giorno prima a Reggio Emila e il 5 luglio a Licata. L’8 luglio furono uccisi un manifestante a Catania e ben quattro a Palermo.
Furono giorni in cui l'Italia democratica ritrovò ancora l'unità necessaria per sconfiggere il tentativo del governo Trambroni e di Almirante di ricostituire il partito fascista con il congresso di Genova. Non passò grazie alla mobilitazione generale con in testa le associazini dei Partigiani e per la straordinaria partecipazione dei giovani. Non passò anche per merito dei ragazzi siciliani che con le loro magliette a strisce manifestarono sentimenti di libertà e esigenze di vita.
Ancora oggi, non solo in Europa ma in tutta Italia, riemergono in vario modo tentativi destabilizzanti per la nostra democrazia.
La cattiva politica, il tentativo di stravolgere la Costituzione, la grave situazione economica, la crescente disoccupazione, l'annullamento dei diritti, contribuiscono a creare confusione e lasciano spazi a chi lavora per il ritorno dei poteri forti.
La Presidenza dell'ANPI di Palermo rivolge un accorato appello ai cittadini e alle coscienze di tutti i democratici siciliani e di Palermo, perché questo nuovo otto Luglio rappresenti ancora, attorno alla lapide che abbiamo posto in via Maqueda -dove per la prima volta dopo 52 anni sarà presente il Comune - un momento di unità e un'impegno non solo per ricordare, ma per dire che i valori di democrazia conquistati con la lotta di Resistenza e sancite nella nostra Costituzione, NON SI TOCCANO.
Si segnala la partecipazione particolare nel nome di Francesco Vella della FILLEA CGIL di Palermo.