"Paolo Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida, va cacciato. Altro che autosospensione!"
Ogni giorno ha la sua pena. È di ieri la vergogna del francobollo allo squadrista Italo Foschi. Oggi scopriamo che Paolo Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida, era in confidenza col delinquente comune Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli, estremista di destra capo ultrà della Lazio; e scopriamo che nelle loro deliranti chat insultavano gli ebrei e osannavano i terroristi neri. Altro che autosospensione! Questo Signorelli andrebbe immediatamente cacciato, ma c’è in parte di questo governo e di alcune amministrazioni regionali e comunali qualcosa di più profondo, di marcio, che viene a galla periodicamente in forme diverse. C’è il ventre putrescente di un sentimento fascisteggiante e ovviamente antisemita, in qualche caso, come nella vicenda Signorelli, in stretto rapporto con la peggiore criminalità. La Presidente del Consiglio che ne pensa?
Carlo Ghezzi
Vice presidente nazionale vicario ANPI all'ANSA