A Parma diventa un manifesto l'allarme a difesa della Costituzione
Il grido d'allarme lanciato dall'Università di Parma sta diventando un manifesto nazionale. Ecco il testo.
"Difendiamo la Costituzione e la Democrazia. Come docenti dell’Università e donne e uomini di cultura di Parma, consapevoli della responsabilità che abbiamo di leggere i segni dei tempi e di segnalare i pericoli di una involuzione e di perdita dei valori della società, esprimiamo la più forte preoccupazione per lo stato di degrado sociale, economico e morale in cui sta sprofondando il nostro Paese.
In presenza di una opinione pubblica in gran parte indifferente e rassegnata, riteniamo di non poter più assistere in silenzio:
- allo svuotamento della Carta costituzionale nei diritti fondamentali dei cittadini e la messa in pericolo della nostra democrazia;
- alla costante delegittimazione del Parlamento, del Capo dello Stato, della Corte Costituzionale e della Magistratura;
- alla presentazione di leggi “ad personam”, che trasformano il diritto in privilegio;
- al drammatico disagio di tante famiglie, lavoratori e giovani colpiti dalla crisi, mentre la politica e il parlamento sono sequestrati dai problemi giudiziari del premier;
- all’impoverimento della scuola e dell’università pubbliche e all’affossamento della ricerca e del futuro dei nostri giovani migliori; - all’occupazione e alla strumentalizzazione dei mezzi televisivi per la creazione di un pensiero unico;
- alla dissennata privatizzazione di attività e competenze squisitamente statali quali la difesa e la protezione civile.
Facciamo appello alle altre Università, alle intelligenze ed all’energia di coloro che, partendo dai giovani, rendono vivo il nostro Paese e non si rassegnano al suo declino, affinché si uniscano in un impegno comune fatto di azioni e di proposte.
Questi sono gli obiettivi primari - difendere i valori della Costituzione, la legalità e lo stato di diritto, - affermare il diritto allo studio e al lavoro come diritto alla realizzazione di ogni persona, - dare slancio concreto alla ricerca per sviluppare e trattenere le intelligenze del nostro Paese, - promuovere una cultura politica, basata sulla solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia per fermare la deriva verso la barbarie.
L’Italia per salvarsi deve ritornare allo spirito del 25 aprile; dobbiamo ricominciare a resistere nel nome di tutti coloro che diedero la loro vita per affermare gli ideali che ora dobbiamo tornare a difendere".