Presentata a Roma la proposta di legge per l'istituzione del Giorno della Memoria per le vittime del colonialismo italiano
"Art. 1.
(Istituzione del Giorno della Memoria per le vittime del colonialismo italiano)
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 19 febbraio, data di inizio dell’eccidio della popolazione civile di Addis Abeba compiuto nel 1937, «Giorno della memoria per le vittime del colonialismo italiano», al fine di ricordare gli oltre 700.000 africani uccisi durante il periodo di occupazione coloniale italiana in Eritrea, Etiopia, Libia e Somalia.
2. Il Giorno della Memoria di cui al comma 1 è istituito al fine di ricordare gli eccidi, le campagne militari, le leggi razziali, le norme sessiste, l’impiego di aggressivi chimici, la deportazione, la prigionia e, in generale, la politica di occupazione cui sono state sottoposte le popolazioni dei Paesi africani dominati dall’Italia".
Questo è il primo articolo della proposta di legge per l'Istituzione del Giorno della Memoria per le vittime del colonialismo italiano presentata il 17 ottobre alla Sala stampa della Camera dei Deputati. Sono intervenuti - coordinati da Fabrizio De Sanctis della Segreteria nazionale ANPI - gli On. Laura Boldrini (PD), prima firmataria, Riccardo Ricciardi (M5S), Nicola Fratoianni (AVS) e Silvano Falocco della Rete Yekatit 12 - 19 febbraio, da sempre impegnata in questa battaglia di memoria attiva. Ha concluso il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo. L'Associazione ha contribuito alla stesura del testo della proposta.
"Ciò che è a tema con questo disegno di legge - ha dichiarato Pagliarulo - è una profonda decolonizzazione della cultura del nostro Paese, una formazione oggettiva e corretta nelle scuole e nelle Università, un’informazione che restituisca agli italiani una conoscenza veritiera del passato del nostro Paese. Questo disegno di legge si muove in questa direzione".