Presidio Anpi a Castano Primo sabato 12 settembre
"Le sezioni ANPI del Castanese esprimono la loro totale vicinanza all'Amministrazione Comunale di Castano Primo e al Sindaco che ha deciso di vietare l'iniziativa organizzata dall'associazione neofascista Casapound che offende i principi di democrazia per i quali il popolo Italiano subì soprusi, deportazioni e morte". Si annuncia quindi per sabato 12 settembre, alle ore 10, in piazza Mazzini a Castano Primo un presidio democratico a cui parteciperà anche Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale milanese.
Su iniziativa del Comitato permanente antifascista un'altra manifestazione di protesta si svolgerà venerdì 11 settembre a Milano, davanti alla Loggia dei Mercanti.
Questo in sintensi il contenuto del comunicato diffuso dalle Sezioni Anpi di Castano Primo, Cuggiono, Vanzaghello, Inveruno, Arconate per protestare contro il festival nero di CasaPaound che "respinto" da Milano con un raggiro aveva tentato di trasferirisi nella cittadina a 50 chilometri dal capoluogo.
Di fronte al no del sindaco di Castano Primo gli organizzatori hanno confermato la loro intenzione di svolgere, nonostante tutto e tutti, la loro manifestazione.
Scrivono i rappresentanti dell'Anpi: "Rivendicando le proprie radici Fasciste, Casapound è oggi la protagonista di un rilancio, attualizzato, dei principi fondanti di un'ideologia di violenza, odio e razzismo che non possono trovare cittadinanza nella nostra società. Per questo facciamo nostre le parole di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI, indirizzate al Presidente della Repubblica in merito, tra l'altro, alla manifestazione che si svolgerà a Castano Primo: “ La nostra mobilitazione, dunque, è legittima e doverosa; ma non basta, perché il primo compito e il primo dovere di intervento spettano alle Istituzioni democratiche, che devono sapere, e far sapere, che i diritti di libertà trovano un limite imprescindibile nella natura democratica e antifascista del nostro Stato. A nome di tutta l'Associazione che ho l'onore di presiedere attendo un pronto e deciso intervento da parte di chi ha competenza in materia e una indifferibile presa di posizione delle massime Istituzioni nazionali sulla questione di fondo: l'Italia, che si è liberata 70 anni fa dalla dittatura fascista e dall'occupazione tedesca, è e deve essere un Paese democratico e antifascista, non lasciando alcuno spazio a chi sogna impossibili ritorni o propugna forme nuove di autoritarismo.”