In ricordo di Benedetto Petrone
A 34 anni dalla morte di Benedetto Petrone, l’Amministrazione Comunale di Bari, il Comitato 28 Novembre e l’ANPI, ricordano il giovane operaio comunista assassinato dai neofascisti in piazza della Libertà.
Lunedì 28 novembre, alle 10.30, una corona d’alloro sarà deposta nei pressi della targa stradale che intitola a Benedetto Petrone la piazza, all’ingresso di Bari vecchia, in cui si svolsero i funerali.
Seguirà alle 10.45 la commemorazione in piazza Libertà presso la lapide commemorativa affissa sul palazzo della Prefettura. Alle 11, nella la sala consiliare “Enrico Dalfino” a Palazzo di Città avrà luogo la proiezione di una sintesi - curata dalla regista Cecilia Mangini - del documentario storico del 1961 “All’armi siam fascisti!”.
L’incontro sarà introdotto dal prof. Pasquale Martino, del direttivo provinciale dell’Anpi e coordinato dal prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Ipsaic, l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo dell’Italia contemporanea.
“Il 28 novembre 1977 Bari perse la sua innocenza – ricorda Pasquale Martino -. Un omicidio politico sfatò per sempre il mito della città tranquilla, immersa nei commerci, aliena dai conflitti e dalla violenza. L’antifascismo barese ebbe un caduto: il diciottenne Benedetto Petrone, ucciso dai neofascisti e destinato a diventare un’icona delle lotte giovanili dei tempi seguenti.
La memoria di Benedetto Petrone, di una figura limpida di giovane impegnato contro le ingiustizie, per una città migliore, ha lavorato in profondità – sottolinea Martino -, contribuendo a formare non poca parte delle giovani generazioni. La coscienza antifascista, alimentata e arricchita dalla memoria storica, è stata un elemento costitutivo della cultura politica che ha accompagnato lo stesso rinnovamento civile della città di Bari e della Regione Puglia negli anni 2000”.