Sala-Museo per Francesco Lo Sardo
Il Comune di Naso (Messina) invita all'innaugurazione della Sala-Museo dedicata all'On. Avv. Francesco Lo Sardo
il 25 aprile 2014 - h 10.30
presso la sala multimediale del Convento dei Frati Min. O.
Interverranno:
Avv.Daniele Letizia, Sindaco
Saluto e ringraziamento ai donatori
Prof.ssa Franca Sinagra Brisca
Progetto e allestimento della Sala Lo Sardo
Massimo Cono Pietropaolo
F. Lo Sardo martire di Libertà
Nino Pizzino
Dai fasci siciliani alla Camera del lavoro
Pietro D’Agostino
La formazione culturale di F. Lo Sardo
Filippo Massimiliano Rifici
Le lotte popolari nel messinese
Coordinamento di Francesca Pietropaolo
Città di Naso
Letture di:
Cono Messina - Sara Liuzzo Lo Sardo - Beatrice Damiano - Salvatore Barone
Si inaugura il 25 aprile il primo museo dedicato all’onorevole Francesco Lo Sardo (1871-1931) presso il Convento a Naso, suo paese natale, per celebrare la memoria di un comunista martire di libertà, morto di stenti nelle carceri fasciste, che riassume in sé la storia di Sicilia dai fasci siciliani alle camere del lavoro, al pacifismo alla ricostruzione di Messina terremotata, alla rappresentanza parlamentare.
La sala accoglie reperti e i mobili, stile tardo cinquecento, dello studio legale romano da tempo in possesso del comune per eredità testamentaria della famiglia Lo Sardo.
All’origine la proposta di Franca Sinagra Brisca, accolta dal sindaco Daniele Letizia già nell’autunno scorso, per la creazione di un polo museale sugli uomini illustri nasitani nelle sale del restaurato Convento dei Frati Minori. E’ stato possibile cominciare l’allestimento per la Sala Lo Sardo a partire dal prezioso mobilio attorno al quale la prof.ssa Sinagra ha costruito una biografia sintetica, che inizia nel 1886 con la rara foto dei due fratelli Lo Sardo e Noè alla prima uscita de “Il Riscatto” a Messina. Stampe e riproduzioni fotografiche tracciano per grandi linee i momenti salienti del percorso di vita dell’onorevole avvocato, fino alle citazioni celebrative di personalità del dopoguerra. L’ambiente conventuale, di severa eleganza con muri di pietra viva arenaria, l’entrata nell’arco del primo portico che immette al chiostro e il parco naturale annesso, rendono la visita accogliente sotto vari punti di vista mentre celebrano la memoria storica.