Salerno: no dell'Anpi alle ronde che alimentano la paura
L'Anpi di Salerno, con una lettera al presidente della Repubblica, al ministro degli Interni, al Prefetto e al Questore, dice no alle ronde organizzate da un gruppo di estrema destra che hanno il solo obiettivo di alimentare la paura.
Ecco il testo della lettera.
c.a. Prefetto di Salerno
Questore di Salerno
Sindaco di Salerno
p.c. Presidente della Repubblica
Ministro degli Interni
Presidente Nazionale dell’ANPI
Abbiamo appreso che l’Associazione di estrema destra Tradizione Futuro Salerno ha organizzato la sera del 10 luglio una ronda notturna per denunciare e segnalare ogni situazione di disagio e insicurezza.
Questo episodio induce l’ANPI a esprimere ferma opposizione e a richiamare tutti alla necessaria saggezza.
Tali iniziative tendono a diffondere la "politica della paura", alzare il livello di tensione, per scopi di carattere prettamente politico finalizzate ad accrescere il consenso.
La paura, come diceva Montesquieu, è la molla che fa funzionare il dispotismo perché rende insicuri e comporta che si creino i capri espiatori; divide, crea diffidenza. L'insicurezza è un problema oggettivo, le dittature, a partire da quella fascista, ci hanno dimostrato che alimentando il sentimento di insicurezza, si innesta una politica di amplificazione della paura, perché i cittadini “in nome della sicurezza” sono portati a sacrificare quote sempre maggiori della propria e dell'altrui libertà, e questo favorisce il dispotismo.
Per superare la paura e garantire la sicurezza, in Italia si è pensato (Maroni), con la legge n. 94/2009 di istituire le ronde, tale legge è stata bocciata in parte dalla Corte Costituzionale,che si è pronunciata sui giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Umbria, con la sentenza 226/2010 dichiarando, illegittimo l’impiego da parte dei sindaci delle ronde nelle situazioni di disagio sociale. C’è da prendere atto che le ronde, poi, laddove sperimentate si sono dimostrate fallimentari per una mancanza di preparazione e qualifica, a dimostrazione che la giustizia fai da te non funziona.
L’utilizzo di privati cittadini organizzati in “ronde” per mantenere l’ordine pubblico nelle nostre strade è un fatto gravissimo. Aldilà delle dichiarate buone intenzioni, è evidente che tale provvedimento può dare adito a scontri sociali di difficile contenimento.
“La tutela della sicurezza, cioè dell'ordine pubblico, è per quintessenza il luogo dell'imparzialità, della neutralità. E quindi è il luogo dello Stato che, nella sua oggettività e attraverso apparati neutrali, obbedisce alla legge. Lo Stato è nato come dimensione dell'autorità al di sopra delle fazioni. In altri settori della vita pubblica possono valere gli indirizzi politici, ma non in quello della sicurezza. Negli Stati ben strutturati, il ministero dell'Interno è il meno politico, il più oggettivo. Il pericolo delle cosiddette ronde sta nell'idea di dare a cittadini, cioè a persone implicate nelle divisioni sociali, un potere di ordine pubblico” - Gustavo Zagrebelski.
Tutto ciò è inconcepibile in uno Stato di diritto. Non apriamo le porte a eventuali nostalgie del passato.
Nelle nazioni democratiche a garantire ordine e sicurezza sono le forze di polizia e laddove sono carenti vanno potenziate. Questa forma di vigilanza “fai da te” fa passare nel Paese il messaggio che chiunque può sentirsi autorizzato a procurarsi giustizia, mettendo a repentaglio la propria incolumità oltre a quella dei presunti criminali.
Il principio fondamentale dello Stato moderno che la tutela dell'ordine pubblico deve essere in mano neutrale deve essere difeso.
Chiediamo a Voi Prefetto, Questore e Sindaco di Salerno di mostrare saggezza e coerenza democratica impartendo le opportune disposizioni per evitare lo svolgimento di tale iniziativa di stampo neofascista, cosi da garantire l'assoluto rispetto dei fondamenti e dei principi della nostra Costituzione.
Sicuri che saprete svolgere il ruolo che Vi spetta in un Paese democratico, Vi porgiamo i nostri cordiali saluti.
Per il Comitato Provinciale dell’ A.N.P.I di Salerno
Il Presidente Luigi Giannattasio