Se in piazza va l'anima dell'Anpi
Vorrà pur dire qualcosa, se nella giornata a difesa della Costituzione, nelle piazze italiane non c’erano le bandiere dei partiti, ma al collo di molti manifestanti, i fazzoletti dell’Anpi?
Nessuna autoesaltazione. Ovvio, a tutti noi fa piacere che la nostra associazione conquisti simpatie e adesioni. Ma in quelle piazze c’era qualcosa di ancora più importante dei simboli dell’Anpi. C’era la sua anima.
Già, vorrà pur dire qualcosa se centinaia di piazze un giorno si riempiono di tricolori?
Vorrà pur dire qualcosa se un giorno migliaia di italiani sentono il desiderio di far sentire a tutti la loro volontà di difendere quella Costituzione scritta con il profumo della libertà: libertà conquistata con le armi in pugno e la fame di democrazia nel cuore.
C’era soprattutto questo nelle mille piazze d’Italia che si sono riempite di tricolori. C’era l’orgoglio di chi nei valori della democrazia crede senza se e senza ma.
C’era la coscienza pulita di chi continua a pensare che l’Italia nata dalla Resistenza sia una preziosa eredità che non va dissipata, ma che, anzi, va difesa e valorizzata secondo gli ideali sanciti dalla Costituzione.
C’era la determinazione di chi non vuole arrendersi.
In quelle piazze c’era l’anima dell’Anpi.
Michele Urbano