Sì del Veneto alla legge che valorizza storia e cultura della Resistenza
Nella seduta del Consiglio Regionale del Veneto del 24 novembre, è stata approvata la legge regionale "Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza".
Con voto a larghissima maggioranza è stata approvata la proposta di legge che stabilisce uno strumento permanente per il finanziamento di associazioni e Istituti che operano per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'Antifascismo e della Resistenza.
L’obiettivo è sostenere interventi finalizzati alla ricerca, alla divulgazione e alla diffusione delle conoscenze allo scopo di salvare la memoria delle stragi nazifasciste in Veneto e le gesta eroiche del movimento partigiano. Uno sforzo in primo luogo didattico e formativo indirizzato alle giovani generazioni.
Una attività indispensabile per sradicare alla radice autoritarismo e violenza e per opporsi con determinazione ad ogni rigurgito neofascista, razzista e xenofobo che purtroppo ancor oggi, con fin troppa frequenza, si verifica anche nel Veneto.
Si tratta di un risultato politico importante che agisce da antidoto ai rischi di un processo di revisione e di torsione culturale della verità storica, pericolosi per la stessa convivenza democratica e assume in modo permanente misure adeguate per contrastarli.
Un successo significativo - spiega Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra Veneta - reso possibile non solo dalla puntualità con la quale la Federazione della Sinistra ha presentato il testo di legge, ma anche dalla importante partecipazione delle Associazioni ed Istituti che, in sede di confronto con la competente Commissione del Consiglio, hanno contribuito a qualificare il testo.
È questo un passaggio importante che indica i valori dell’Antifascismo e della Resistenza, quali elementi fondanti della cultura, della tradizione, della società veneta. Da rilevare che tra gli 8 contrari figura proprio l'Assessora all'Istruzione, Elena Donazzan (qui sotto il link delle sue dichiarazioni rilasciate al Corriere Veneto).
"L’A.N.P.I. di Venezia plaude il Consigliere Regionale Pettenò per aver presentato la proposta di legge per la “tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell'antifascismo e della resistenza" e ringrazia il Consiglio che a larghissima maggioranza (52 su 60) l’ha approvata. È stato un segno di civiltà e di rispetto verso la storia – e le donne e gli uomini dell’antifascismo che l’hanno disegnata - e la Costituzione della Repubblica".
"Stridono - continua il comunicato - e dolgono alla democrazia, costata sacrifici immani, le affermazioni delle Assessore Donazzon e Coppola. A loro ricordiamo che la Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista e se non menziona espressamente la Resistenza è perché di essa ne è pregna in ogni articolo. Il suo principio ispiratore è il rispetto per la dignità della persona, che è pari senza alcuna distinzione di sorta. Valori, questi, scaturiti dalle macerie della dittatura fascista che fece scempio delle più elementari forme di rispetto e di tolleranza. Senza l’antifascismo e la Resistenza, che accomunarono persone di tutte le sensibilità politiche democratiche non avremmo avuto la Repubblica e la Costituzione, e le due Assessore non avrebbero potuto ricoprire tale incarico. Oggi, il Consiglio Regionale Veneto ha sancito che l’antifascismo e la Resistenza sono valori condivisi che non appartengono a nessuna singola parte politica.
"Suscitano, infine, profonda indignazione le affermazioni dell’Assessora Donazzon, secondo la quale ad uccidere Biagi e D’Antona fu l’antifascismo. No! Fu una delinquente mano armata che con la nostra storia non ha nulla a che vedere. Che si informi, scoprirà che l’Anpi è sempre stata in prima fila contro il terrorismo, sia rosso che nero. Il senso dello Stato e il rispetto per le istituzioni sono per noi imprescindibili".
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2010/25-no…-
dall-antifascismo-1804241740343.shtml
Per altre informazioni: http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=128163&sez=REGIONI