Vicenza: no alla celebrazione del fascista mai pentito Giorgio Almirante
No alla celebrazione di un fascista mai pentito come Giorgio Almirante. Infatti, a Vicenza, succede che il Comune ha organizzato un evento per ricordarlo. Suscitando la protesta dell'Anpi che così interpreta la posizione di un largo schieramento democratico.
Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata al sindaco di Vicenza, Achille Variati, da Mario Faggion, presidente provinciale Anpi.
Egregio Sig. Sindaco,
in seguito alla notizia della concessione della Sala Stucchi, la più alta e nobile del Municipio, e del patrocinio di codesta Amministrazione all'evento in ricordo di Giorgio Almirante a cent'anni dalla sua nascita, su richiesta della Fondazione Alleanza Nazionale, ribadiamo la nostra netta posizione contraria al coinvolgimento nell'iniziativa della Città di Vicenza decorata di Medaglia d'Oro al Valor Militare per la Resistenza. Non si tratta infatti di un convegno di carattere storico-culturale, ma di una celebrazione di parte evidentemente politica, che ha per oggetto un personaggio controverso e compromesso per il suo passato di fascista, sempre rivendicato.
Le ricordiamo, sig. Sindaco, che Giorgio Almirante
- è stato fra i firmatari del "Manifesto della Razza" e redattore della rivista "La Difesa della Razza" uscita con il primo numero il 5 agosto 1938, alla vigilia delle tristemente note "Leggi Razziali";
- è stato Capo di Gabinetto del ministro della Cultura Popolare della R.S.I. Fernando Mezzasoma e in tale veste promulgatore di bandi, circolari e manifesti a sostegno del reclutamento dei giovani all'esercito repubblicano, in aperta collaborazione con l'occupante tedesco e in palese funzione antipatriottica e antipartigiana;
- è stato, nel dopoguerra, uno dei massimi dirigenti del M.S.I., parte politica esterna all'arco costituzionale ed espressione del neofascismo in continuità ideale con la R.S.I..
È vero che per quarant'anni è stato deputato della Repubblica, ma è altrettanto vero che apertamente non si è mai dissociato dal suo passato fascista e repubblichino e non ha mai riconosciuto i fondamenti antifascisti della Costituzione Italiana.
L'ANPI non è contraria ad un convegno storico-culturale sulla sua figura, al quale potrebbero contribuire studiosi di vari indirizzi e provenienze. Tuttavia ritiene che questo evento non abbia il carattere dello studio e della riflessione.
Si richiama inoltre al dovere di tutela della memoria storica e dei valori e principi democratici e antifascisti che i vicentini hanno espresso e sostenuto nella Lotta di Liberazione, di cui ricorre il 70° anniversario, e nel lungo periodo della ricostruzione materiale e morale del Paese, della nostra Città e dei Centri della nostra Provincia.
Pertanto, Sig. Sindaco, la preghiamo di disporre la revoca della concessione del patrocinio e della Sala Stucchi all'evento in oggetto.
Distinti saluti.
Il presidente provinciale, Mario Faggion.
Il vicepresidente vicario, Giorgio Fin.