Alla corte del Duce
di Antonio Spinosa, Mondadori, 2000, pp.381, euro 18,00
Dall’infanzia di Benito Mussolini, in un “lembo terminale della pianura padana”, fino a Piazzale Loreto, Antonio Spinosa ricostruisce, con ricchezza di particolari e testimonianze, una ideale biografia del regime e del suo capo, attraverso le amicizie, gli intrighi, i rapporti di potere, i tradimenti, facendo rivivere le figure più note del Ventennio, ma anche quelle trascurate dalla storiografia ufficiale.
Scrive Spinosa, nelle prime pagine: “Il Duce, oltre se stesso, era una maschera che seppe tenere testa a un balletto di ombre, fino a quando non cadde il sipario, perché egli non era più in grado di reggere il ritmo incalzante della recita. Queste pagine sono come un palcoscenico sul quale lui e la sua corte recitano la parte che si sono ritagliati nella storia. Un palcoscenico in cui un ragazzotto di Predappio apparve ben presto irretito da un delirio di onnipotenza, all’inizio inconsapevole e istintivo ma che, col trascorrere degli anni, si fece sempre più assoluto come il suo regime”.
Antonio Spinosa ha riscoperto e reinterpretato eventi e personaggi che hanno cambiato il mondo e l’Italia in particolare. È stato direttore del nuovo “Roma”, dell’Agenzia “Italia”, della “Gazzetta del Mezzogiorno” e di “Videosapere-Rai”; inviato speciale del “Corriere della Sera” e del “Giornale”.