La Repubblica di Weimer nei documenti del Servizio Informazioni Militare
di Roberto Sciarrone, Ed.Nuova Cultura, 2013, pp.212, euro 15,00
La Repubblica di Weimer fu un periodo di contraddizione, tra la Grande guerra e l’avvento del Terzo Reich. Il sistema di democrazia parlamentare che riuscì a realizzare fu sorprendente, non solo perché nacque pochi mesi dopo la fine di un conflitto da cui la Germania era uscita sconfitta, ma per la portata di trasformazioni politiche e sociali che la caratterizzarono.
La storiografia sull’argomento testimonia l’importanza degli eventi che caratterizzarono il 1933, anno spartiacque della storia d’Europa e del mondo.
Questo saggio ricostruisce l’idea che lo Stato Maggiore italiano aveva sulla Germania, alla vigilia dell’ascesa di Adolf Hitler. Attraverso le carte del SIM (Servizio Informazioni Militare) è possibile cogliere gli aspetti positivi della Repubblica di Weimer, ma anche quegli elementi di criticità derivanti dalle clausole penalizzanti di pace che costituiranno la base ideologica e sociale dell’ascesa del nazionalsocialismo.
Lo studio si avvale di documenti del Regio Esercito che, in data 2 gennaio 1933, sono integrati in una relazione sullo stato complessivo delle forze armate tedesche. I fascicoli analizzati aiutano a comprendere l’ordinamento della Reichwehr, le forze di reclutamento e le scuole militari, la dottrina tattica e l’addestramento, le forze di polizia e le varie associazioni esistenti nel 1933.
Roberto Sciarrone svolge attività di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza (Università di Roma). Collabora con la cattedra di Storia dell’Europa Orientale e con l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. È membro dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.