Roma durante l’occupazione nazifascista
AA.VV., FrancoAngeli, 2009, pp. 448
In questo volume è raccolta, a cura dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, una serie di “Percorsi di ricerca” sulla storia di Roma tra l’8 settembre 1943 e il 4 giugno 1944.
I saggi sono stati suddivisi in tre parti: La Resistenza a Roma; La città durante l’occupazione; I quartieri più coinvolti nell’opera di Resistenza. Le varie analisi permettono così di rileggere il rilievo del movimento di liberazione per contrastare il nazifascismo nella città. Nel complesso emerge un’immagine sfaccettata, multiforme di Roma che subisce un pauroso degrado nelle condizioni di vita (alimentazione, trasporti, sicurezza), ma continua a conservare tratti di “quasi normalità” (spettacoli, manifestazioni artistiche e sportive), in un contesto che isola la popolazione nei quartieri e alimenta i sentimenti più diversi e contrastanti: assuefazioni e adattamenti, scelte coraggiose di lotta, speculazioni sulla fame, delazioni. Tra le tante storie ricostruite e i personaggi ricordati, va segnalato l’eroismo di Ugo Forno (“Ughetto”), un ragazzino di dodici anni che, il 5 giugno 1944, esce di casa per andare incontro agli Alleati. Giunto in zona piazza Vescovio, sente dire che i tedeschi vogliono far saltare il ponte di ferro sull’Aniene: uno snodo importante per i collegamenti della città, perché sorregge i binari della ferrovia Roma-Firenze. Ugo si procura delle armi, che sapeva nascoste in una grotta vicina, e si mette alla guida di un gruppo di giovani più grandi di lui, per andare a contrastare i tedeschi e salvare il ponte. Sul posto incita i “suoi” uomini all’azione e spara a sua volta con un fucile, fino a quando non viene colpito a morte. Dal 5 giugno 2010 su quel ponte, dove ora passano i treni “Freccia Eossa”, c’è una targa che ricorda il suo eroismo. La lapide è stata voluta dalla Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) ed è stata scoperta alla presenza dell’ANPI e di Legambiente-Lazio. Legambiente ha promosso una petizione, per chiedere al Presidente della Repubblica di conferire a “Ughetto” la medaglia d’oro al valore*.
*Cfr. “la Repubblica” (Cronaca di Roma), 6 giugno 2010.