Alberto Cosattini
Figlio di Giovanni, primo sindaco di Udine dopo la Liberazione, fu tra i primi aderenti, in Friuli, ai gruppi del Partito d'Azione. Con altri ufficiali degli Alpini (era stato in guerra in Albania e Montenegro), costituì, dopo l'8 settembre 1943, la prima formazione partigiana "Giustizia e Libertà" operante sui colli tra Cividale e Tarcento. Ne divenne subito il vice comandante e già a fine settembre i partigiani GL, con quelli della Brigata Garibaldi, sostennero il primo scontro a fuoco contro i tedeschi. Sopraggiunto l'inverno, Alberto Cosattini si occupò attivamente di mantenere i collegamenti tra i gruppi della Resistenza e di crearne di nuovi tra Udine, Venezia, Padova e Trieste. Costretto a lasciare il Friuli in seguito alla cattura del fratello Luigi, passò dapprima in Piemonte e poi a Milano, come assistente di Ferruccio Parri. Qui fu a capo del Servizio collegamenti del Comando generale del CVL. Dopo la Liberazione, Cosattini andò a Roma e, fino alla caduta del governo Parri, fu segretario particolare del Presidente del Consiglio. Tornato ad Udine aveva riaperto, col padre, lo studio legale e nel 1946 era stato tra i rifondatori dell'Università popolare di Udine, che ha presieduto dal 1947 al 1957. Tornato alla guida della prestigiosa istituzione udinese nel 1984, l'ha diretta sino al 2003. Nel 2008 l'editore Zanichelli ha pubblicato il libro testimonianza di Alberto Cosattini intitolato Fatalità e coscienza e i miei giorni con Ferruccio Parri. Nel 2009 Cosattini era stato nominato presidente onorario dell'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione.