Anello Poma
Lavorava come attaccafili nell'allora Lanificio Rivetti e Bracco di Biella quando, era il 1934, Anello Poma, entrò nell'organizzazione comunista attiva nel Vercellese. Tre anni dopo accorreva in Spagna, combattendo, sotto il nome di "Italo" nelle file delle Brigate Internazionali. Nel febbraio del 1938, in Estremadura, Poma è ferito al braccio sinistro. Guarito, riprende la lotta contro i franchisti sino a che, un anno dopo, con la sconfitta dei repubblicani spagnoli, deve riparare in Francia. Internato, prima nel campo di Argeles sur Mer e poi in quelli di Gurs e di Vernet, nel 1941 il giovane miliziano è consegnato alla polizia italiana. Confinato a Ventotene, "Italo" vi rimane sino alla caduta del fascismo e quando, nell'agosto del 1943, riesce a tornare a Biella, si mette subito al lavoro per organizzare quella che, dopo l'armistizio, sarebbe diventata la guerra di liberazione. Poma partecipa all'organizzazione dei primi gruppi armati, dai quali sarebbe sorta la 2ª Brigata Garibaldi "Biella" e poi la divisione "Nedo", della quale "Italo" sarebbe diventato commissario politico. La fine della guerra di liberazione vede l'ex garibaldino di Spagna commissario politico del Comando Raggruppamento Divisioni Garibaldi del Biellese. Segretario della Federazione comunista di Vercelli subito dopo l'insurrezione, Poma viene chiamato a Roma nell'apparato centrale del PCI. Vi rimane poco. Nel settembre del 1945 torna a Biella, dove dirige il settimanale Vita Nuova. Nel 1946 è eletto consigliere comunale di Biella, incarico che ricoprirà per quarant'anni. Dal 1955 al 1961 fu anche segretario della Camera del Lavoro di Biella. Sino alla fine, Anello Poma si è dedicato alla valorizzazione della lotta di Liberazione, operando nell'ANPI e nell'ANPPIA. Era membro delle Presidenza onoraria dell'ANPI e del Comitato nazionale d'onore dell'ANPPIA. Quando la morte lo ha colto a Nervi era presidente dell'ANPI provinciale di Biella. Negli ultimi anni, dopo aver scritto con Gianni Perona il libro "Resistenza nel Biellese", si era dedicato alla compilazione delle biografie di tutti i piemontesi e valdostani che parteciparono alla guerra di Spagna.