Antonio Valgoi
La motivazione della massima ricompensa al valore illustra bene la figura del capitano di complemento Antonio Valgoi. Essa recita infatti: "Comandante di reparto munizioni e viveri di un gruppo artiglieria, nei giorni immediatamente successivi all'armistizio partecipava attivamente e valorosamente ad aspra lotta. Al profilarsi dell'insuccesso delle nostre armi, informato dai suoi artiglieri che gli ufficiali venivano passati per le armi e sollecitato a rifugiarsi all'ospedale militare, dove avrebbe potuto facilmente confondersi col personale sanitario perché laureato in medicina e chirurgia, rifiutava con orgogliosa fierezza il suggerimento per rimanere, fino all'ultimo, accanto ai soldati che la Patria gli aveva affidato. Subito dopo la cattura accortosi che il comandante dell'unità avversaria faceva schierare armi automatiche intorno al reparto, con l'intento di sterminare indiscriminatamente i suoi dipendenti, si portava decisamente avanti a tutti e dichiarava: "Sono io il comandante di questi uomini. Sparate su di me". Aveva appena finito di pronunciare queste parole che una raffica lo abbatteva esanime al suolo unitamente ai suoi valorosi artiglieri".