Don Antonio Rutar
Nato a Dresenza (Gorizia) il 29 maggio 1886, morto a Gorizia il 3 agosto 1983, sacerdote.
Ordinato nel 1910, don Rutar fu tra quei preti sloveni che difesero coraggiosamente il proprio "gregge" dalla oppressione nazionalistica del regime fascista nei confronti delle minoranze slave. Per questo, non solo fu perseguitato, ma nel 1934 fu mandato per due anni al confino a Monteleone di Spoleto (Perugia). Al suo ritorno a Gorizia, al sacerdote fu affidata la parrocchia di Pevma (dove sarebbe rimasto sino al 1972). Durante la Seconda guerra mondiale, don Antonio collaborò attivamente, a fianco dei suoi parrocchiani, con il movimento partigiano.