Don Emanuele Toso
Era nato a San Bartolomeo della Ginestra, una frazione di Sestri che allora apparteneva alla diocesi della Spezia. Diventato prete nel 1915, dopo vari incarichi era stato nominato parroco di Lavaggiorosso, una popolosa borgata sulle colline di Levanto. Una strada di questo Comune, dopo la Liberazione, è stata intitolata al sacerdote vittima dei fascisti. Nell'agosto del 1944, infatti, don Toso fu fucilato davanti alla sua chiesa dai repubblichini della "Monterosa". Questa la motivazione della ricompensa alla memoria che, il 25 aprile 2007, il Presidente della Repubblica ha consegnato agli eredi di don Toso e ai rappresentanti della Chiesa locale: "Umile sacerdote di elevate qualità umane e civili, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, si prodigò con eroico coraggio e preclara virtù civica in favore degli sfollati e di tutti coloro che erano in difficoltà, offrendo loro viveri ed alloggio. Arrestato dai nazifascisti, veniva barbaramente fucilato essendosi rifiutato di collaborare alla ricerca e all'individuazione delle forze partigiane. Fulgido esempio di coerenza, di senso di abnegazione e di rigore morale fondato sui più alti valori cristiani e di solidarietà umana".