Enzo Capecchi
Di ideali mazziniani e simpatizzante del Partito d'Azione, avuto sentore dell'imminente armistizio si affrettò a tornare nella sua città e a mettersi in contatto con l'anarchico Silvano Fedi, le cui idee conosceva. Con Fedi, Capecchi organizzò la "squadre franche", anche conosciute col nome dell'anarchico, e con loro partecipò agli assalti alla Fortezza Santa Barbara, alla Questura di Pistoia e alle ex carceri di Villa Sberdoli. Ferito in uno scontro con i nazifascisti, nel quale caddero Fedi e un cugino di Capecchi (Marcello), il giovane partigiano non rinunciò alla lotta contro i nazifascisti. La liberazione di Pistoia, avvenuta l'8 settembre 1944, lo vide tra i protagonisti dopo che con i suoi partigiani aveva già liberato i centri di Lamporecchio, Vinci (FI), San Baronto e Quarrata. Nel 2003, patrocinato dalle Regione Toscana, dalla Provincia e dal Comune di Pistoia, nelle scuole superiori del Pistoiese è stato bandito un "Premio" sulla Resistenza, molto apprezzato dagli studenti.