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Ernesta Negro De Caneva

Nata a Spilimbergo (PN) il 19 dicembre 1921, deceduta a Udine il 18 settembre 2013

Moglie del partigiano Tranquillo De Caneva, Ernestina Negro lavora da ragazza come operaia nella tipografia Menini di Spilimbergo dove viene a contatto con intellettuali socialisti, comunisti e cattolici, avvicinandosi così all’antifascismo. La sua presa di coscienza di dover fare qualcosa fu l’impiccagione da parte dei tedeschi di un ragazzino di 15 anni nel vicino paese di Valeriano. Mentre il primo contributo alla Resistenza coincide con l’8 settembre ’43, quando le donne si diedero subito da fare per rivestire con panni borghesi i soldati acquartierati a Spilimbergo che si sottraevano in massa all’arruolamento. L’incarico di staffetta inizia poi alla fine dello stesso anno andando in piazza San Giacomo facendo finta di vendere frutta e verdura: invece dentro a due borse apparentemente piene d’uva portava la stampa clandestina arrotolata e alcune pistole, con le carte più importanti nascoste nel reggiseno.
Per la sua attività ha ottenuto il riconoscimento di “Partigiana combattente” da parte della Commissione regionale triveneta nel periodo dal 1° giugno 1944 all’8 maggio 1945 (https://partigianiditalia.cultura.gov.it/persona/?id=5bf7e66539112f2724588f8c).
Con il nome di battaglia “Giovanna”, Ernestina opera nella 129ª Divisione Garibaldi “Sud Arzino” e così ricorda la sua contemporanea esperienza nei Gruppi di Difesa della Donna (GDD): “Verso il settembre ’44 la partigiana “Paola” (Jole De Cillia), che svolgeva compiti di elevata responsabilità nel movimento garibaldino, mi incaricò di costituire dei gruppi femminili organizzati in appoggio ai combattenti. Eravamo un gruppo di una ventina di ragazze: operaie della tipografia, della filanda, appartenenti ad altri ceti. Ci si occupava dell’assistenza ai partigiani clandestinamente ricoverati in ospedale, di confezione di abiti, di attività di propaganda, di assistenza a familiari di combattenti e ai civili colpiti dalle rappresaglie. In particolare alle popolazioni di Nimis, Faedis, Attimis, distrutti dai tedeschi” (testimonianza del 14.9.2004 - https://www.anpipianoro.it/pubblicazioni/parigiane%20in%20friuli.pdf).
Ernesta Negro De Caneva è anche componente del CLN locale in rappresentanza dell’UDI, mentre nel dopoguerra è chiamata da Mario Lizzero alla Federazione di Udine del Pci e diviene poi Segretaria della Sezione di Spilimbergo. Successivamente inizia la sua attività  sindacale che la porta fino alla Cgil Nazionale, prima all’Ufficio femminile e in seguito alla Sicurezza sociale. Rientrata in Friuli prosegue il suo impegno nel sindacato e come consulente del lavoro.

D.D.P.