Ettore Rosa
Capitano di complemento degli Alpini era tornato dal fronte greco-albanese in precarie condizioni di salute, ma ciò non gli impedì di portarsi in Valle Gesso ed entrare nella Resistenza. Il 12 settembre Ettore Rosa era già alla Madonna del Colletto di Valdieri. Col nome di battaglia di Ettore, gli fu subito affidato il comando della II banda "Italia Libera" di Valle Stura. Per il coraggio e la determinazione dimostrati è presto a capo della Brigata GL della stessa valle e, in seguito assume il comando della I Divisione di quelle formazioni, poi del Gruppo Divisioni "Giustizia e Libertà" del Cuneese e, infine, della V Zona partigiana del Piemonte. È in questa veste che, tra il 25 e il 28 aprile 1945, dirige l'assalto a Cuneo e la sua liberazione. Subito nominato dal CLN sindaco di Cuneo, lasciò presto l'incarico per dedicarsi alla sua professione. Nel 1951 Ettore Rosa fu il primo cittadino italiano ad essere insignito, dal Presidente Einaudi, dell'Ordine Militare della Repubblica. È morto stroncato da un infarto.