Eugenio Giaretti
Aveva partecipato alla campagna di Russia col 105° Reggimento Fanteria. Ferito, aveva appena terminato la convalescenza a Torino quando, pochi mesi dopo l'armistizio, era stato richiamato alle armi. Invece di rispondere si recò in Valle di Lanzo e entrò a far parte, col nome di battaglia di "Tarzan", della IV Divisione Garibaldi. Dopo i massicci rastrellamenti nazifascisti dell'autunno del 1944, Giretti, tornato a Torino, si unì alla Resistenza cittadina. Il 22 gennaio 1945, in via Monginevro all'angolo con corso Racconigi (dove oggi c'è una lapide che lo ricorda), "Tarzan" incappò in un gruppo di ufficiali dei RAP (i reparti anti partigiani costituiti dai fascisti al servizio dei nazisti), che lo misero subito al muro, scaricandogli addosso le loro armi e abbandonandolo sul posto. Ricoverato morente all'ospedale Mauriziano, "Tarzan" il giorno successivo fu di nuovo prelevato dai fascisti e portato in una stanza dell'albergo Sitea, dove fu lasciato per una settimana senza cure e dove si spense.